Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

sabato 7 agosto 2010

LAMBRUSCO LUSVARDI PRIMA EDIZIONE : VINO ROSSO SPUMANTE BRUT


Accolto il quotato consiglio dell’Aristide mi sono recato, durante una delle tappe che alimentano la mia giornata quando è emiliana, a Molino di Gazzata di San Martino in Rio (città d'arte) in quel del dominio di Reggio Nell’Emilia. Toc toc alla villetta con vista su vitigni, mi hanno aperto e sono entrato.
Sono entrato si in una cantina di produzione ma anche nel regno della passione di questa famiglia per la loro vite, nel racconto della loro tradizione, nella voglia di dare un volto importante ad un vitigno figlio della più sana tradizione popolare: il lambrusco.
Lambrusco quale ? Cinquanta e cinquanta Salamino e Grasparossa, questa la ricetta della Cantina Lusvardi.
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Scontato e già inoltrato l’assaggio del loro rosè la serata con amici ha voluto in tavola in assaggio la elegante bottiglia del loro LAMBRUSCO BRUT ROSSO SPUMANTE, uno charmat davvero interessante.
Mi piace come scende nel bicchiere, una spuma gradevole e copiosa subito sopita che lascia posto ad un naso denso di aromi di vite, lampone, un naso anche vinoso ma non troppo.
Il colore, per una strana inversione delle attenzioni, arriva dopo: un vino viola, si decisamente viola, con riflessi granati. Bello.
Un sorso e si entra in densità di commenti; uno spumante subito stuzzichevole con longeva acidità e buona salinità, garbato il finale, non c’è volume nell’assaggio e persistenza non così densa come ci si immaginava, Lusvardi ci regala un lambrusco che esce dalla tradizione del lambrusco pieno e corpo per dare un tocco di eleganza al salamino ed alla grasparossa.
Sono certo qualcuno troverà questo Lusvardi fin troppo elegante e magari poco strutturato ma in questo vale per tutti il commento di Cinzia, una appassionata dalle cose buone che la vite ci da, che sorseggia più volte e ci lascia un caustico “la spumantizzazione ci ruba i sapori un po’ no?”. Non vale così eh ? Questo dovevo dirlo io, in effetti il naso è più denso del palato. Cinzia tester di prima fila.
Lusvardi è alla sua prima edizione, la seconda è la raccolta del duemiladieci, siamo appena partiti e già il risultato sembra molto buono. Voglio esserci anche per le prossime. Schèrpa cômda, bichîr pén E tôr al månd còmm al v én

1 commento:

  1. In un particolare non indifferente in questo post ho toppato, mi scrive infatti Lusvardi una mail che, non vogliatemene amici della Lusvardi, per correttezza qui sotto ricopio:

    Gentile Stefano,
    Il suo blog ci ha fatto particolare piacere sia per le belle parole sia e soprattutto perche’...spontaneo.
    Soltanto una correzione .....il 2010 sara’ la nostra 3^ vinificazione e la prima che faremo “al sicuro” nella nuova cantina dopo 2 anni passati con solo il cielo come tetto.
    La terremo al corrente della nostra esperienza e....quando passa da queste parti si fermi per un bicchiere di “sparkling by Nature”.
    Cari saluti
    Rita Covezzi

    Corretta la mia imprecisione vi annuncio che, nel vero stile blogger, non ho intenzione di correggere il post: mi piace così. Abbiate pazienza.

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Prima di scrivere il post ricordate: "Per prima cosa dovete avere ben chiari i fatti; così potrete distorcerli come vi pare." (Mark Twain)