Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

giovedì 7 maggio 2009

ALTO ADIGE : CASTELFEDER PINOT NERO DOC

Ho avuto lunghe dissertazioni con un amico di straordinaria abilità Eno-Logica colpevole, a mio avviso, di aver macinato una quantità di chilometri troppo alta fra i vitigni dell’Alto Adige tralasciando con colpevole gioiosità e per un periodo troppo lungo il resto dei declivi italici.
Sono state sfide all’ultimo bicchiere, lui andava a Bolzano e io a Firenze, lui faceva un giro in Val d’Isarco e io gli invadevo la Valpolicella (quella “allargata” però…ahi ahi).
Lo dico perché il baffobarbuto in questione se la riderà di gusto quando leggerà qui che, “costretto” da goderecci eventi, ho dovuto spogliare la mia cantina di un Pinot Nero decisamente lieb e ne ho provato gran gioia io pure.
Va bene hai vinto, frequenterò di più le cantine dell’Alto Adige, perché non c’è solo il gewurztraminer aperitivo dei pischelli, non lo dico io è oramai credenza diffusa, ma ben altro a nord della piana rotaliana.
per proseguire con questo post clicca su Continua

Castelfeder ha la cantina di produzione a Cortina; lungi da noi però evocare lunghe corse sugli sci e sapori della cucina e cultura veneta, la nostra infatti è la Cortina che conta davvero, almeno per noi, ovvero Cortina sulla Strada del Vino, così si chiama il paese nella area sudista della bella Provincia di Bolzano.
Un benarrivato saluta i 13,5 gradi alcolici del Pinot Nero Doc Alto Adige di Castelfeder, la mia diffidenza si scioglie al contatto visivo, un rubino non intenso con una unghia sfumata e piacevole accompagna un naso dai profondi tratti di bacca rossa, l’assaggio regala una bevuta garbata, non eccessiva, piena una ciliegia addolcita dal barrique, non allappante, questo pinot ti accompagna nel pasto con il suo equilibrio docile che difficilmente oltrepassa vistosamente il palato.
Alla fine il Pinot Nero della famiglia Giovanett si dimostra un vino importante nella sua semplice raffinatezza.
La Castelfeder certifica la “nascita” del suo Pinot Nero sulle colline argillose di Gleno (Fraz. Di Montagna) su vitigni che regalano una resa di 60 hl/ha quindi …..”dopo tre giorni di macerazione a freddo,il vino fermenta per circa 15 giorni a temperatura costante (28-30° C). …durante la fermentazione il mosto viene a contatto con le bucce per travaso e leggera pigiatura a intervalli regolari…dopo due prudenti spillature due terzi del vino subiscono un lento processo di maturazione per 18 mesi in barrique”.
Bravi i Giovanett, bella cosa, garbata e piacevole; caro amico coi baffi….ok il prossimo Pinot Nero lo offro io. Altoatesino…..natùrlich.

.

1 commento:

  1. Il Pinot Nero regala spesso grande gioia, anche a latitudini diverse. Di ritorno dalla Germania devo confermare che i nostri amici nibelunghi si sono messi a farne di veramente buoni, soprattutto nello Pfalz e in uno spicchietto delle rive del Rheingau. Sempre più a nord, dunque, caro amico. Il vino non si accontenta di naso e palato fino: occorrono scarpe grosse e comode, e tempo per viaggiare, e cercare...
    Prosit!

    RispondiElimina

Prima di scrivere il post ricordate: "Per prima cosa dovete avere ben chiari i fatti; così potrete distorcerli come vi pare." (Mark Twain)