Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

sabato 23 maggio 2009

IL TRE FILER DALLA LUGANA : 2005 CA' DEI FRATI

Ci sono vini che, per un appassionato, sono legati ad una storia o rappresentano un taglio di vita o chissà che altro ancora; è la capacità che hanno le cose buone di uscire da se stesse e di lasciarti una sensazione in più legata ad un ricordo, ad una emozione, ad una storia intera.
Così alcuni vini rappresentano un passaggio a volte più importante di quello che essi stessi riescono a rappresentare e sicuramente molto al di la di dove voleva arrivare il contadino.
Non sono mai stato a Ca’ dei Frati, ci sono passato accanto chissà quante volte li a Lugana di Sirmione, ma io il suo Tre Filer non sono mai riuscito ad associarlo ad una cantina.
Per me, che sono da sempre un grande estimatore di questa bellissima fusion di Lugana – Chardonnay – Sauvignon Blanc, il Tre Filer esiste a prescindere, come se fosse una diretta emanazione di Bacco, una creazione talmente eccezionale da non dover per forza sottostare alla legge del vitigno e a quella del fattore.
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Non sono, l’ho già detto altre volte e lo ripeto, non sono un estimatore del vino dolce, certo tutto il vino ha la sua dimensione ed intensità ma come il vino dolce è alla fine della Carta, così è nella mia lista di interesse enologico. Il Tre Filer invece mi ha preso davvero.
Si chiama Luca ed è l'artista della sala di un noto ristorante che mi ha introdotto a questa produzione di Ca dei Frati, ne ho ricavato ottime figure a tavola durante pranzi di lavoro ed apprezzati brindisi con biscottini di Prato o “zaeti” padovani negli incontri con gli amici più cari.
Tre Filer è un vino secco che nasce da una “appassimento delle uve su graticci per 90 giorni, inizio fermentazione in acciaio e completamento in barrique”; in barrique il malico se ne va in lattico e anidride carbonica e nel barrique il nostro rimane per circa un anno ancora prima di farsene un altro in bottiglia ed arrivare a noi con i suoi 13.5 gradi di volume alcolico.
Dati tecnici : acidità totale 6,60 g/L, zuccheri residui 150 g/L, pH 3,40. Mha !!!
In una sola paraola il Tre Filer è: forte.
Il suo colore è densamente biondo, scuro e forte già nell’aspetto non ti lascia scampo quando ti avvicini al bordo del bicchiere: di gran profondità, ti fa prendere da un intenso profumo di mela, decisamente aromatico ma senza quelle sfumature esageratamente dolciastre che fanno vergognare alcuni vini dolci.
L’assaggio è decisamente importante, riempie la bocca con la sua densità apparente, assolutamente equilibrato, non si apre mai perché è assolutamente stabile, deciso e molto persistente. Pieno e dolcemente acido si chiude senza alcuna raffinatezza, la sua ineleganza è una bellezza.
E’ un vino da brindisi? Si anche, però con troppa personalità per essere un vino da “meditazione.
Benvenuto Tre Filer, piccola sorpresa del mondo della Lugana, un mondo adagiato li dove “il lago” fa la pancia, dove i filari sconfinano fra Brescia e Verona guardando orgogliosi e senza alcun timore riverenziale le più riverite Valpolicella e Franciacorta.
Bravi in Ca’ dei Frati, ottimo lavoro


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1 commento:

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