Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
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martedì 4 agosto 2009

IL PETRARCA RUGBY E LA CARICA DEGLI SCONOSCIUTI (FINALMENTE)

Può essere stato un sano e dignitosissimo colpo di romanticismo tuttonero ma questo ritrovo di inizio stagione del tradizionalissimo team patavino mi ha procurato un sottile piacere.
Il ritrovo del Petrarca Rugby per l’inizio delle attività in vista della stagione 2009-2010 era il 29 luglio, poche dichiarazioni stampa laconiche che dicevano in sintesi “non ci sono soldi, c’è la crisi, stiamo ridimensionando i contratti e poi ci stiamo preparando al prossimo campionato che sarà più da grandi dilettanti che da piccoli professionisti...” ed in fondo a queste dichiarazioni una spirito benigno aleggiava : il vivaio.
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Presutti che torna a fare l’allenatore, la figura del Direttore Generale scompare (risparmio oculato), una dozzina di “campioni prof” che se ne vanno (mica uno) fra loro Bartholomeusz, Domolailai, Giovanchelli, Innocenti, Leaega, Little, Paoletti, Pastormerlo, Rizzo, Rosa e Stoltz (risparmio procurato), ma la cosa più bella questa volta, per una volta, sono gli sconosciuti.
Il Super10 ha abituato agli sconosciuti, arrivavano dalle isole del pacifico o dalle Tre Nazioni, dal Sud America, raramente europei; sconosciuti ma con un passaporto eccellente, personaggi dal buon pedigree che si potevano poi rivelare modestissimi interpreti di un rugby che, se li aveva portati lontano da casa, un motivo lo aveva eccome. Altri sconosciuti bravi lo erano e lo stipendio, decisamente alto, se lo guadagnavano eccome, il problema semmai era pagarlo regolarmente. Non mancavano gli sconosciuti e basta, spesso bravissimi ragazzi ed anche buoni rugbisti.
Mentre gli sconosciuti di cui sopra calcavano i campi di uno scalcagnato Super10, magari guadagnandosi improbabili affinità italiche e quindi una maglia azzurra, i giovani dei nostri vivai si spaccavano le ossa in serie B e A (se andava bene) con la chimera un giorno che magari…chissà…se qualcuno passa di qua…. mi vede e….mah…..chissà.
Con questo andazzo alla ultima triste finale di Super10 entravano in campo 30 giocatori dei quali 25 erano stranieri !!!
Per il prossimo maggiore campionato italiano il Petrarca non è il solo a cambiare politica ma è sicuramente la compagine che, a livello di vivaio, ha maggior credibilità in tutto il panorama nazionale; di conseguenza era, giustamente, la Società maggiormente criticata per la "scarsa" presenza di giovani del proprio vivaio fra le sue fila.
Una dozzina di "professionisti" petrarchini se ne vanno? Ecco allora arrivare la carica degli sconosciuti, questa volta però sono i ragazzi tuttineri, alcuni rientrati da prestiti in categorie minori, che il prossimo anno si dovranno cimentare in Super10 e coppa europee, ecco i nomi : Barbini, Benettin, Billot, Cauda, Chillon (era in prestito a Parma), Favaretto, Mainardi, Marchetto (in prestito ad Alghero), Mazzini, Nardacchione, Ricciardi, Sarto, Sindoni e Trombetta.
Il 29 luglio questi giovani atleti si sono messi in fila sul campo da allenamento del Centro Geremia a Padova con i super-esperti del Petrarca-old-style rimasti alla base ed hanno cominciato a correre; erano in buona compagnia, correvano con Acuna, Ansell, Faggiotto, Galatro, Matteralia, Mercier ed altri giovanotti del Super10 che fu…. mica spiccioli eh !
Il Direttore Sportivo petrarchino, tanto per stonare un po’, ha recitato “ma arrivano anche dei rinforzi illustri...”, chi glielo racconta che il Super10 non c’è più e che solo accidentalmente il prossimo campionato si chiama così? Perdonato perché palesi le sue buone intenzioni.
Dopo aver visto lo spettacolo indecente che la platea del rugby (ovvero la FIR, Dondi ed i dondisti) ci ha propinato con la scandalosa gestione della opportunità Celtic League e le conseguenti vergognose retro-manfrine politiche che ne sono derivate, vedere ora questo raduno del 29 luglio ha rammentato cosa è il rugby, ne ha ricordato la sua essenza.
Un gruppo di giovani sconosciuti si metterà la maglia nera petrarchina il prossimo anno e se la giocherà fino in fondo, altre Società stanno facendo la stessa cosa ed altri giovani aspettano di entrare in campo …..mi piace …..mi metto la lista dei "nuovi sconosciuti" in tasca…….era ora accadesse una cosa così…. e poi chi ha detto che questi nomi resteranno sconosciuti per sempre?? Mandatemi anche le altre liste…...perché c’è del buono. Sicuramente. Forza rugby !
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4 commenti:

  1. Che ci sia del buono non c'è dubbio, Stefano. Peccato che quando sboccerà dovrà mettere parecchi chilometri tra sè e Padova (e il resto del Veneto). Forza rugby, allegria!

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  2. caro stefano è vero che necessità fa virtù ma è anche vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio.
    purtroppo chi vivrà vedrà, bisogna cambiare anche le teste.
    ciao.

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  3. come ho detto già, andiamo a vedere effettivamente chi dei giovani sta giocando, mi pare che l'unico sia lomu (che comunque è forte davvero e anche un bravo ragazzo) forse perchè è l'unico che porti soldi al petrarca in quanto fa parte delle famose fasce della federazione rugby, degli altri giovani nessuno sta giocando,
    siamo sempre alle solite;
    non sapete quanto mi rompe avere ragione ma purtroppo li conosco troppo bene.

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  4. Caro Anonimo i tuoi commenti sono saggi e moderati ma sarebbe bello sapere il tuo nome.
    In tutti i casi questa volta osservazione sbagliata i giovani giocano eccome, andarsi a leggere i tabellini, ne sono già entrati più volte almeno otto e diversi partono anche titolari.
    Per ora il giocattolo funziona , staremo a vedere.

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