Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

mercoledì 15 dicembre 2010

ROCCA DI MONTEMASSI 2008 MAREMMA TOSCANA IGT : MEDIAMENTE by ZONIN


Mi è piaciuto molto, nell’ultimo numero di “Il mio vino” l’editoriale di Emanuele Vescovo che, segnalando la propria scelta come Cantina dell’Anno in un noto produttore da milioni di bottiglie, ha aggiunto ”Di sicuro non è una cantina “scenografica” ma ogni volta ho potuto apprezzare la grande professionalità di tutti quelli che vi lavorano e l’impegno speso per produrre vini sempre migliori. Secondo noi queste sono cose che meritano di essere premiate, anche a rischio di ricevere critiche dai soliti “esperti” secondo cui un’azienda che produce milioni di bottiglie non può fare qualità. Queste sono semplicemente delle balle!
Un messaggio chiaro ai troppi arricciatori di naso, quelli che “o semplici vigneron o morte” e quelli del “piccolo è (per forza) bello”.
C’è una realtà, non è quella di cui sopra scrive il Vescovo, dalla inflessione tipicamente veneta ma con vitigni in tutta Italia e pure fuori da essa, una realtà che, fra un governo e l’altro di non so quanti milioni di bottiglie, trova utile e importante misurarsi con tasting panel ed altre iniziative di ampia diffusione, una realtà che si inventata una cosa chiamata myfeudo tanto per intenderci. Si chiama Zonin, è una grande cantinona, ha mandato in giro, perché dicessimo a tutti e a loro cosa ne pensiamo, due bottiglie da assaggio. Gli arricciatori di naso si scansino un attimino, spazio a chi fa queste cose, apprezzo molto e partecipo molto volentieri e questo è il risultato del mio assaggio di una di quelle bottiglie: Rocca di Montemassi 2008- Maremma Toscana IGT. Per continuare a leggere questo post clicca su Continua
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La tenuta degli Zonin si trova in provincia di Grosseto, piena Maremma, a Montemassi appunto (Comune Roccastrada), sempre dritto da li in giù ed il mare si chiama Follonica.
Il nostro assaggio è un uvaggio 40% Merlot, 35% Cabernet Sauvignon, 20% Petit Verdot e 5% Syrah. Una combinazione pesata e gestita a suon di test in cantina dalla collaborazione fra il genio di Bordeaux Prof Dubourdieu e gli enologi zoniniani Giacosa e Ferrante.
Non è la prima volta che ci si occupa di Tenuta Montemassi su questo blog, lo si è già fatto qui, ci conosciamo già e se siamo tornati insieme vuol dire che, punto.
Allora vediamo, “..la vendemmia (delle singole uve) viene fatta in epoche diverse…”, in un arco di venti giorni dopo la metà di settembre, questo rosso maremmano verrà poi “assemblato” solo alla fine, quando si sono già fatti 30 giorni di macerazione, quindi manolattica ed altri 12 mesi di tonneau.
Sono 14 i gradi del nostro assaggio che si presenta di colore violaceo e mescitura solo un po’ pesantina; naso molto bello, frutta rossa e leggermente erbaceo, una voluttà di fumo ed una nota alcolica solo accennata. Solo leggermente corposo al palato, di media persistenza, sufficientemente equilibrato. Un ingresso che dimostra la predominanza del merlot, alcolicità ben camuffata nello note solo accennate di tannini e nel finale di discreta acidità e di buona piacevolezza. Ritorna in bocca la leggera sensazione affumicata.
Si nota come tutte le sensazioni che questo prodotto regala siano “medie”, di media intensità o solo “accennnate”; questa caratteristica di essere un po’ “medio” in tutto lo rende un vino di buona beva, nonostante il grado, di ampio spettro in termini di abbinamento a tavola, e qualcosa di più di un “buon vino” ma non un vino di classe o di particolare eleganza.
Nascondergli il grado e regalargli quel “naso” fa però molto bene alla sua bevibilità e lo annovera fra uno di quelle bottiglie che si possono tirar giù dallo scaffale senza alcun patema.
Un’altra freccia della Maremma al mio arco
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