Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

mercoledì 13 aprile 2011

RITTERHOF, ST. MAGDALENA 2009 DOC, OTTIMO SI.

Quante sono le cantine che si cimentano nel Santa Maddalena lassù, nella Provincia di Bolzano ? Venti, trenta? Tempo fa mi ero cimentato nella ricerca e non ne avevo trovate di più, la produzione di questa DOC è circoscritta geograficamente ad un pugno di comuni bolzanini, una bellissima anima pulsante nel cuore della agricoltura dell'Alto Adige.
Ritterhof è cantina in Caldaro al numero 1 della nota strada del vino, piccola cantina con produzione vasta.
Il suo Santa Maddalena mi è arrivato tramite Enrico che, quando non fa  l'uomo dedito alla palla ovale dei più piccoli, gigioneggia con me su vino e vitigni.
Assaggio notevole, questo vino dei Roner, gli stessi della distilleria, è da consigliare.
Stiamo parlando di Ritterhof Weingut Tenuta - St. Magdalena 2009 DOC Perlhof.
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Il colore è un po' più carico di quello che mi aspettavo mi piace molto quel riflesso rosso anticato che gli conferisce una apparenza di blasone intonata all'assaggio. Il naso è pieno, forte , tondo e carico, gentilmente vinoso decisamente ma gradevolmente affumicato . Una gradevolezza a 13 gradi alcolici, fuori dalla gamma dei "vini da bere" ma a pieno titiolo nella categoria per manifesta capacità di esserlo. L'assaggio è deciso, con evidente sapidità, veloce e solo leggermente persistente. Elegantino, tondo ed evidentemente equilibrato, ritorno di tannino sottile, asciutto.
Che bella questa combinazione schiava/lagrein della cantina Ritterhof, tutt'altro che banale ma di fatto semplice, così veloce al palato eppur votata alla memoria dell'assaggiatore. 

Secondo me questa è una piccola perla della denominazione Santa Maddalena, è uno dei molti simboli della sfida vinta da un territorio, quello altoatesino, contro la desertificazione dell'uva rossa che stava subendo la sua terra.
Le caratteristiche del Santa Maddalena sono generalmente almeno due.
La prima quella di essere l'imbottigliamento di un matrimonio, quello fra il vitigno storico altoatesino, la schiava, ed una percentuale massima del 10% del succo d'uva di un altro vitigno locale a scelta della cantina (per Ritterhof era Lagrein).

La seconda caratteristica è quella di essere il fiore all'occhiello della viticoltura bolzanina, in questo senso Santa Maddalena è una condizione vinicola non una idea, schiava e pinot nero? schiava e lagrein? Questo è Santa Maddalena. 
Questa è la resistenza organizzata al vitigno bianco, fruttato e da aperitivo che in molte valli aveva nel tempo soppiantato il rosso, è la vendetta del degustatore contro l'avventore distratto ma è anche la prova che ad andare lassù, fra le valli bolzanine, c'è sempre di più da imparare, c'è un impegno che da frutto. Buono.



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1 commento:

  1. Ottimo, assaggiato in vacanza. Mi hanno detto che tutta la loro produzione è notevole.

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