Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

domenica 8 maggio 2011

CHIANTI 2007 DOCG DELLA CONTESSA DI RADDA. BELLA COSA.

Il prodotto leader del mercato italiano è il Chianti, questo stando ai dati della GDO ma si sa che la tendenza viene disegnata su quelli scaffali. Nell'ultimo anno il Chianti ha aumentato le vendite del 10% attestandosi da solo al 6% del mercato. Tanto per dare i numeri del vino e cogliere la portata della penetrazione commerciale Chianti diciamo che al secondo posto c'è il vitigno Lambrusco con il 4,7 ed al terzo il Barbera con il 3,3%
Anche per questo io continuo a scavare l'aria intorno a questo vitigno toscano ed arrivo oggi ad una cantina, tanto per stare in tema di numeri, da 1,6 milioni di bottiglie, 580 ettari vitati e 200 soci conferitori: parliamo di Agricoltori del Geografico. Ho assaggiato il loro Chianti Classico DOCG 2007 Contessa di Radda.
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Agricoltori del Geografico nasce nel 1961 come cooperativa a difesa del classico chianti, sono molti gli agricoltori che si mettono insieme per salvaguardare la risorsa più importante del loro territorio; sono passati 50 anni molte cose sono cambiate ma la idea del sessantuno sta ancora in testa alle classifiche. Le intenzioni sono diventate negli ultimi anni un "metodo", il "Metodo Chianti Geografico" è condiviso ed uniformemente applicato nelle vigne del Geografico. Analisi, controllo e gestione positiva del territorio, dicono i "geografici"essere il focus del loro lavoro.
Il fatto è che il loro Contessa di Radda testè assaggiato è una bella cosa, tanto per sfatare il mito che il "cantinone" grande non saprebbe fare il vino di buona qualità.
Nel bicchiere con un colore rubino non marcato, tipico di certo "classico" , appoggiato al naso subito sale una punta leggermente affumicata e dietro subito un inteso, permeante profumo di mammola, poco alcol, fine della percezione olfattiva con un ulteriore ritorno rotondo di fiore.
In bocca bello l'ingresso, rapido e molto ampio, tutt'altro che pesante e subito gradevolmente persistente la punta acida finale composita con sapori floreali evidenti, un vino che chiude con una leggera nota tanninca, solida ma senza esagerare.
Questo Chianti può andare a tavola tranquillamente nelle nostre case facendo la sua buona figura anche negli impegnativi tipici accostamenti ai quali si dedica di solito il chianti.
Questo vino è stato acquistato in GDO, un posto dove il vino bisogna sceglierlo, uno scaffale è sempre uno scaffale e la selezione la fa prima di tutto l'oste. Tutto vero così come è vero che senza l'oste..... .
La scansia ci ha regalato un "Geografico" di buona fattura, è stata una bella sorpresa. La mia ricerca sul vitigno leader, sul vincitore della Top parade in Italia continua!!


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