Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
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giovedì 16 giugno 2011

SANGIOVESE, ROMAGNA E SOTTOZONE. FATTORIA DEL MONTICINO, ROSSO DI IMOLA

La questione sangiovese, di romagna intendo, non è abbastanza dibattuta. Ultimamente noto qualche inciso di Claudia sulla rete che cerca di stimolare attività di tipo "unitario", una visione d'insieme sul prodotto, fino a proporre alla rete la sfida "trova un testimonial per il sangiovese di romagna".
A questo sangiovese, chi legge qui già lo sa, io mi ci sono appassionato ed ogni tanto mi esce una bottiglia, spesso ritrovata direttamente sul territorio, che rincicciona le pagine di questo blog.
La Fattoria del Monticino Rosso sta sotto Imola, esattamente vicino a Dozza, ha due poderi, quello del "Monticino Rosso" fa parte dei 15 ettari a vigneto sui quali il fattore si diletta con buona parte della varietà locale: Albana, Trebbiano, Pignoletto, Sauvignon e Sangiovese appunto.
E' passato all'assaggio dal Monticino Rosso il Sangiovese di Romagna Superiore DOC 2009.
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Tredici gradi alcolici ed un po' si notano anche se non al naso e questo è già un buon inizio, almeno per me. Colore viola, molto viola, decisamente viola, riflessi di grande brillantezza.
Già al naso subito molto corposo, vinoso, sensazione di calore, fiori tipici con profumazione carica, scevra da eleganza.
Assaggio con bevuta ampia ma non esagerata, corposa ma non troppo , pungente, palato solo leggermente coricato da tannino, tondo , grossolanamente gioviale. Una gradevole punta di acidità sul finale prima di notare la sua leggera persistenza.
Un buon sangiovese, meno "romagnolo" di altri forse ha sfruttato fino il fondo il disciplinare e la sua proporzione "85% sangiovese e 15% altre da bacca rossa della zona", alla fine anche questo è un vino ben caratteristico, impostazione buona.
La storia della "difesa" dei prodotti vitivinicoli di Romagna, al centro ovviamente il suo sangiovese, inizia all'inizio degli anni sessanta e, per quel che ne so io, ha per epicentro Faenza: è inizialmente anche una questione politica, è la ricerca di una denominazione comune della difesa dei prodotti di un intero territorio.
I giorni nostri invece figliano parcellizzazioni e suddivisioni, come la questione delle sottozone: Predappio, Bertinoro, Faenza, Imola, Alto riminese. Tanto per rendere tutto realmente più difficile forse alcuni auspicano le sottosottosotto-zone e magari la DOC per ogni singola cantina così non se e parla più: secessione sia.
Il Sangiovese di Romagna è un vino che ha bisogno di aria, soffoca circondato com'è dalla nomea del suo cuginetto toscano e dalla immagine di Romagnaugualemaresolediscoteca  che quasi mai riporta gli ottimi prodotti della terra e la incantevole determinazione paesaggistica delle sue colline.
Il Sangiovese di Romagna ha bisogno di aprirsi al mondo, guardare alla promozione ed alla rete internet, guardare alla esportazione e non solo al consumo
 locale, guardare molto più avanti, più avanti ......più avanti anche del chianti.  Ecco che l'ho detta!!!
Amici di Romagna datevi una scossa e la prossima commissione invece che sulle sottozone fatela sulla scelta del testimonial, ha ragione Claudia.
Grazie comunque al Monticino, sottozona di Imola, per l'assaggio e la compagnia a tavola ed anche per avermi dato modo di parlare ancora del sangiovese di Romagna, sottozona del mondo.
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