Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
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mercoledì 7 dicembre 2011

SANGIOVESE DI ROMAGNA , OTTIMO L'EQUILIBRIO DEL VILLA DEGLI SPIRITI


Bellissima la Valle del Rabbi sull'Appennino Romagnolo, tortuosa e non molto larga ma selvaggia, distante eppur così vicina, per l'altitudine non si va poi così in alto e quindi, per gli appassionati del cold-trekking, potenzialmente affrontabile.
Io da quelle parti ci sono andato per la "Pandolfa", il nome è quello di una vecchia pantofola mai passata di moda ed invece nasconde una delle cantine più belle ed interessanti della Romagna, una incantevole tenuta che coniuga arte e, ovviamente, viticoltura, ma anche una struttura modernamente organizzata e tecnologicamente preparata. La mia sfida, in questi pellegrinaggi in terra romagnola, è sempre quella: assaggiare sangiovese versione romagnola, uscire dalla logica della regione vicina vicina e trovare sangiovese dimenticato. La Pandolfa in verità mi è stata segnalata e li ho trovato il suo top : Villa degli Spiriti Sangiovese di Romagna Superiore Riserva DOC 2007. Oggi parliamo di un vino eccellente.
La Pandolfa è una sontuosa tenuta in località Predappio, su 140 complessivi 80 ettari sono a vitigno, la metà a sangiovese e, fra le altre varietà coltivate, 10 ettari di trebbiano. Altitudine dai 150 ai 450 mt s.l.m. esposti prevalentemente a sud. Direi molto bene.
Il Villa degli Spiriti che si è fatto grande onore nel suo assaggio è un 100% sangiovese che vinifica circa 12-16 mesi in rovere e termina con altri 6-10 mesi di riposo in bottiglia. Si guadagna così i suoi 14 gradi di alcol e la denominazione di Riserva Superiore.
Bel colore denso e scuro da gran cardinale, profumazione ampiamente fiorita con ritorni freschi evidenti e pieni di frutti di bosco e poi una spolverata di cioccolata e tabacco. La cosa sorprendente è la assoluta definizione dei profumi che lo rendono eccellente per tutta la sua presenza in tavola. Assaggio saporito con tannino di media percezione, molto aperto, corposo ma senza esagerazione, amabile e di grande equilibrio, accogli il ritorno in bocca della frutta rossa con  grande piacevolezza complessiva anche se qualche spigolatura la sua buona persistenza riesce a regalarla.  
Nel complesso un vino di assoluta bellezza, un fenomeno di Romagna.

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