Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

giovedì 24 novembre 2011

ANTINORI, GUADO AL TASSO, BOLGHERI ED IL "BRUCIATO".


Originariamente Guado al Tasso era un pezzo di una più vasta tenuta in Bolgheri della nobile famiglia Della Gherardesca per questo ha, come capita spesso in Italia, una storia bellissima fatta di assalti di spada e dichiarazioni di pace, di coltivazioni di grano e di ampie vigne, di contadini e signori. "Negli anni trenta la terra venne ereditata da Carlotta delle Gherardesca Antinori, madre di Piero Antinori" ed ancora oggi questo prestigioso pezzo di Toscana racchiuso dentro la Doc di Bolgheri è parte del patrimonio di vigne e vino del gruppo Antinori. Uno degli angolini di questa tenuta di chiama "il Bruciato" e l'assaggio che mi sono regalato è : Guado al Tasso Bolgheri "il Bruciato" 2008 DOC

Guado al Tasso è una tenuta di ben 1000 ettari di cui 300 a vigneto tutti a poche decine di metri s.l.m. inseriti in un contesto collinare e marittimo straordinario. Guado al Tasso, a ricordo della sua prestigiosa storia, ha dentro di se "quattro castelli ancora eretti e 86 torri di avvistamento costruite circa 1000 anni orsono per proteggere quelle terre dagli invasori Saraceni...". 
Il suo Bruciato è un uvaggio 50% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 20% Syrah e altre varietà rosse che si fregia del Bolgheri DOC. Il nostro si è fatto fermentazione e macerazione in serbatoi di acciaio inox, ha eseguito  in barriques la manolattica e, travasato di nuovo in barriques, vi ha sonnecchaito per 8 mesi. Altri 4 mesi di tranquillità se li è poi fatti in bottiglia. 
Un colore duro, pesante, molto scuro per il nostro 2008, un baso bellissimo ampio di fiori e di bacca rossa con una base vanigliata e una bella sensazione di menta forte. Un bella beva subito liscia e gustosa lascia spazio ad un tannino decisamente presente che arriva a coinvolgere anche le sensazioni fino alla sua chiusura gustativa. Solo leggermente vinoso, di media persistenza ed allappante piace di questo Bolgheri l'equilibrio naso/assaggio e la sua gustosità ampia di fiori; l'alcol , 13,5%, non è scomodante ma invitante, solo il tannino è un po' troppo presuntuoso e, uscendo dal singolo assaggio di questo "Bruciato" ed allungando la propria esperienza con lui, alla lunga riesce a rovinare un po' la festa. 
Continuo ad assaggiare Bolgheri, continua a piacermi Bolgheri, un territorio che non smette mai di stupirmi per la varietà e la qualità dei prodotti della sua terra.

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