Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

giovedì 12 gennaio 2012

AMARONE FRA ANTEPRIMA E "DISCREDITO E CONFUSIONE".

Chi se la ricorda la cosa delle "Famiglie dell'Amarone d'Arte" ? Chi si ricorda quella affermazione che i leader di tali famiglie ci fecero sull'Amarone "raro e caro"?. Era il 2009 e fra tutte le affermazioni io voglio ricordare anche quella del Presidente Boscaini " ... oggi si sta sciupando questa diversità (NdR : fra diversi prodotti della Valpolicella fra cui l'Amarone) con azioni avventate che confondono il consumatore e gettano nel discredito un intero territorio..". Da quel giorno ne è passata di acqua sotto i ponti e non si offendano gli amaronisti se ci si riferisce all'acqua ma almeno su quella è oggi più difficile essere in disaccordo. 
A suo tempo anche io mi gettai con convinzione sulla discussione del "raro e caro" e sulla chiarezza verso il mercato ma evidentemente non eravamo così molti a tenerci. In verità l'Amarone oggi non solo non è raro ma sul suo prezzo dobbiamo ammettere ha raggiunto un livello di democrazia che, con i tempi che corrono, è addirittura stucchevole: non so se esiste un numero dal 9 al 90 che non abbia fatto da prezzo ad un Amarone.
Ecco allora a voi le foto palesi delle ultime perle raccolte nel mese di Novembre 2011: un Amarone DOC a € 9,99 ed un Amarone a 14,90 del quale è essenziale far notare l'annata 2008 ovvero quella che sarà presentata in ANTEPRIMA alla fine di questo gennaio 2012 ! 
Adesso se volete potete nascondervi dietro la suddivisione per valli della denominazione, ultima moda molto trendy del Consorzio e di altri estimatori dell'Amarone, in alternativa si può trascorrere qualche oretta a verificare se la politica di gestione dell'Amarone portata avanti fino ad oggi sia pericolosa e rappresenti ipotesi di messa in mora della denominazione e del prodotto stesso. Vedete voi, diciamo che, per adesso, ricordando la frase del Boscaini, a livello di discredito e confusione stiamo messi bene.

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3 commenti:

  1. Carissimo Stefano bravo! Fai bene a segnalare queste bottiglie che sono figlie di uno stesso "padrone". GIV Le Altane e Bertani èra GIV il resto.
    Vorrei tu cliccassi anche qui per capire che in questa enoteca milanese lo stesso Amarone Le Altane lo vendono a 55 euro...
    Sarebbe da farglielo sapere o no?

    Un abbraccio.

    Bernardo Pasquali


    http://www.hosterialacadrega.it/download/wine/cadrega_wine_11_2011.pdf

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  2. Io la mia l'ho detta qui: http://www.vinopigro.it/blog/2012/1/13/amarone-della-valpolicella-show.html
    Per i pigrissimi, ripeto la frase chiave: "A chi vuoi che importino questi dettagli? Non ai produttori: con l'Amarone che viaggia a mille sono tutti belli sazi e pasciuti, godi oggi che del doman non v'è certezza.
    E nemmeno ai consumatori: l'Amarone è trendy, è cool, chissenefrega se-costa-poco-se-costa-tanto, non ci devo salvare il mondo, ma godermi la vita (e gli amici)".

    In altre parole: possiamo scandalizzarci finchè vogliamo, l'Amarone si VENDE. Alla nobilità del prodotto e alla necessità di tutelarne il nome ci penseranno quando non venderà più come adesso. Forse.

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  3. Amici coraggiosi che vi siete esposti qui, grazie e grazie. Lizzy poi l'ha fatto pure sul suo blog. Il coraggio alla giornalista non è mai mancato ed ha pagato per quello.
    Voi lo avete fatto fra le centinaia, tantissimi davvero, che sono venuti a leggersi questa cosa modesta e, fra questi, immagino le decine di addetti ai lavori che lo hanno fatto e sono rimasti in silenzio. Passi il silenzio su questo blog, si sa che oggi son tutti in affari mica blogger, passi che lo abbiano fatto sul loro, in fondo sono fatti loro, ma farà ridere vederli adulare questo e quello al primo salone vinaiolo amaronista.
    E' il business bellezza, mica vino.

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