Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

giovedì 16 aprile 2009

PAROLA DI BLOG : ELISABETTA TOSI Vino Pigro


Elisabetta è una giornalista in tutto e per tutto e qui potremmo anche dire “punto”.
Guida un blog accattivante e dissacrante, un blog fatto di storie e non di degustazioni, un wine blog realizzato con i fatti e le persone e non con i pareri illustri. Vino Pigro è una piattaforma di esperienze e di contatti, di notizie ed a volte di veri scoop; il mondo del vino non è solo la botte, il barrique, l’acino e la sua muffa, il colore rubino ed al naso con i frutti di bosco, per Elisabetta il vino è la gente che lo vive con le sue scelte ed i suoi gusti. Avanti a raccontare allora perché la Tosi non si tira mai indietro, un giornalista fa così, e così fa il suo blog, tutt’altro che pigro. Sentiamo cosa ci racconta la"Lizzy", quella che ha perfino fatto ......la pagella al Vinitaly !!!
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Di Elisabetta cito testuale “Veronese, giornalista per vocazione, indipendente per scelta,laureata (col massimo dei voti) in filosofia, dopo anni di lavoro giornalistico in radio, tv, carta stampata, approdo al mondo del vino e della viticoltura”.
Sicura ? va tutto bene o è la laurea in filosofia che non offre sbocchi?

Hai mai conosciuto un filosofo che per campare filosofeggia? No, insegna o fa l'ideologo di partito (giuro: sul libretto di facoltà era scritto proprio così). Ho scelto filosofia perchè in realtà volevo fare astronomia. Ma siccome questo corso di laurea era troppo impegnativo e richiedeva ore e ore di laboratori, frequenze alle lezioni, ecc. – e io a 18 anni già lavoravo, infestando la stampa nazionale e cittadina dei miei articoli – ho ripiegato su una facoltà abbastanza duttile, che mi permettesse di soddisfare le mie curiosità esistenziali e antropologiche e non richiedesse la frequenza. Infatti in 4 anni non ho fatto nemmeno un'ora di lezione. Mi sono laureata facendo tutto da sola, senza tutor, professori che mi seguissero, compagni con i quali studiare, niente. Brava, eh?
Ok hai fatto un blog , sei arrivata per prima per ultima o non sei mai arrivata ?
Arrivata? e dove? Non so, non ho mai capito come funzioni 'sta cosa del page rank.
Nel vino sei professionista per lavoro e blogger per passione? Difficile da conciliare ?
Professionista... per forza e blogger per caso. O meglio: per emulazione. La prima ad aprire un blog in famiglia è stata mia figlia, quand'aveva 14 anni. Potevo essere da meno di lei? no.
Lavoro e blogging non sono difficili da conciliare: quando devo scegliere tra un articolo e un post, scelgo sempre il post, anche se per il primo mi pagano e per il secondo no. Il fatto è che mi diverto di più a scrivere sul blog
Pochissime degustazioni di vini sul tuo blog. Come si scrive il mondo del vino ?
Le degustazioni mi annoiano a morte. Come i food blog che parlano solo di ricette o di recensioni di ristoranti. Non c'è niente da fare, sono giornalista dentro, a me interessano i fatti, la cronaca, le storie
Chiunque frequenti Vino Pigro sa che quel “pigro” è un simpatico inganno, di fatto è un blog d’assalto, simpaticamente dissacrante ma che non si tira indietro se c’è da denunciare fatti e misfatti. Perché ? Serve ?
Denunciare fatti e misfatti fa parte del mestiere di qualunque giornalista. Serve? spero di sì. D'altra parte, informare la gente è un preciso dovere della mia categoria. Uomo avvisato, mezzo salvato, si dice, no? Sebbene a volte mi tocchi mestar nel torbido. E questo non mi diverte per niente.
Ultimamente ci sono state molte polemiche sul vino “autentico e tradizionale” o “manipolato per la piacevolezza del palato”, dove va il vino?
Dove va il vino? in bocca, spero! A parte gli scherzi, va dove decide il produttore. C'è posto per tutti, convenzionali e innovativi, in anfora o in barrique, è una questione di scelte (aziendali) e di gusti (personali). E di preparazione: io non proporrei mai un vino biodinamico ad una persona che a malapena distingue un bianco da un rosso. Il vino è una delle cose più naturalmente e semplicemente complicate che ci siano
Allora che “differenza” ci deve essere fra Amarone e Recioto ?
Beh, questa è facile: l'Amarone è un vino da uve rosse appassite a fermentazione completa, cioè secco. Il Recioto è lo stesso, ma a fermentazione interrotta. E quindi dolce
Di un vino la prima cosa che pensi…il metodo, il piacere, il voto. Già…. il voto ?
La prima cosa che cerco in un vino è un riconoscimento olfattivo-gustativo, perchè mi aiuta a dargli un volto e a ricordarlo. Il voto...boh, lo do se proprio me lo chiedono. Ma non va inteso come un parametro assoluto, bensì come un indice del mio personale gradimento. E quello che piace a me non è detto che piaccia a te, o ad altri. Mai fidarsi dei voti. Soprattutto di quelli delle guide.
Guide, strade del vino ecc il vino fa crescere il territorio o il territorio fa crescere il vino ? Tutti e due lo hanno già detto e non vale più.
Allo stato attuale delle cose, niente fa crescere nessuno. Diciamo che “la moda del vino” ha aiutato a scoprire molti territori. Ma adesso servirebbe un cambio di passo, che non avverrà mai finchè i produttori non capiranno che devono metterci soldi, tempo ed energie. Il turismo del vino è un business, e come tutti i business richiede investimenti, professionalità e impegno personale. Tutte cose che al momento scarseggiano alquanto
Oltre il blog, il Social Network. Hai fatto, in ottima compagnia, Terroir Amarone che mette in convivenza (dura) produttori e consumatori. Esperimento che deve ancora crescere o rimarrà sempre un po’ abbottonato?
Terroir Amarone è il primo esperimento al mondo di social network verticale, cioè incentrato su un solo argomento- prodotto: l'Amarone della Valpolicella. Questa connotazione, voluta, è un po' il suo limite, perchè non si sta tutti i giorni dell'anno a leggere/scrivere/degustare/fare Amarone. Esploderà? certo: quando riusciremo a farlo in inglese. All'estero sono molto più curiosi e collaborativi di noi italiani. Cercasi traduttore appassionato di vino: chi si offre? Pagamento in..bottiglie (d'Amarone, of course)!.
C’è un momento che potresti dire stop a Vino Pigro ?
Sì, certo. Succederà quando il blogging diventerà una routine come le altre e io non mi divertirò più
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4 commenti:

  1. @Grazie, Ivan, troppo buono...!
    @Grazie Stefano per il ritratto e per le domande, assolutamente ben poste, centrate e divertenti. Hai il piglio del cronista d'assalto e non lo sai. O forse lo sai, ma preferisci continuare a fare un altro mestiere...
    ;-)

    L.

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  2. Lizzy è un'ottima giornalista e wine blogger, molto professionale! I suoi post sono un must per tutti gli appassionati del settore e non!
    Stefy :))

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  3. Bravi tutti e due, è un piacere leggervi.....perchè non fate una intervista mensile come consuetudine su questo blog per la nostra gioia.
    Grazie.

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Prima di scrivere il post ricordate: "Per prima cosa dovete avere ben chiari i fatti; così potrete distorcerli come vi pare." (Mark Twain)