Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

martedì 6 luglio 2010

NERO & PERLAGE: SERATA DEGUSTATIVA FRA RUGBISTICI


Metti a tavola una mezza dozzina di petrarchini colà convenuti con tanto di ovale e passare dalla piena e condivisa passione per il rugby alla denominazione di origine controllata e garantita è un viatico di indiscutibile “veneticità”.
Mentre Sandro, il padrone di casa, raccomanda silenzio assoluto sulle portate indicando nelle larghe bottiglie di bollicine l’arrivo inequivocabile della serata il primo appuntamento di un vero esodo verso i piaceri della vigna che finirà in perlage è però un Vermentino.
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Fabio stappa il Fabula Vermentino IGT 2008 Petricci & Dal Pianta che ci porta a sud di Bolgheri dove la provincia di Livorno fa storia antica. Suvereto è uno dei Borghi più belli d’Italia, aggrappato alla collina poco distante dal Mare è li a dimostrare come la Terra di Toscana sia sempre una incantevole scoperta. Petricci & Dal Pianta è cantina di tradizione della frazione di San Lorenzo e ci dichiara al 100% il suo Vermentino che ha maturazione finale 2 mesi in rovere e 2 mesi in bottiglia. Scende nel bicchiere carico e giallo, intenso al naso di frutta e di sensazioni alcoliche (recita 13.5 in percentuale alcol volumetrica) arriva all’assaggio con una piacevole pienezza, gradevole subito poca rotondità, evidentemente e benignamente sapido, una nota di acidità finale senza sbavature qualifica una buona chiusura meno fruttata del previsto.
Roberto è contento, anche molto più della posizione di classifica dei tuttineri all’ultimo campionato.
Per tutti poche battute sull’ovale degli altri, sul cuore lo scudo nero con intarsio rosso.
Ohibò torniamo al dunque ed approdiamo al trittico di bollicine.
Marco stappa senza convinzione, non è un buon presagio, il fresco Borgo la Gallinaccia Franciacorta DOCG Pas Dosè.
Il pas dosè è un sistema di rabbocco del metodo classico che utilizza “sciroppo di dosaggio” appartenente alla stessa cuvèe. Buona la bollicina di questo Franciacorta che si apre al naso intenso di mela dolce, assaggio equilibrato ma senza intensità, semplice e liscio, apertura scarsa, chiusura piatta. Mmmmhhh. Sarà per la prossima volta.
Benvenuto Franciacorta Mirabella Saten DOCG, bello come un drop da 40 metri. La sua gradazione a 12.5 è docile, colore oro, elegante al profumo di miele e vaniglia appena pronunciata, raffinato ma persistente al sorso, bollicina assolutamente non invadente.... punta di gradevole leggera ingannevole acidità sul finale. Una meraviglia.
Andrea prepara allora la vendetta d’oltralpe; di solito porta con se due cose ma nessuno, in questa occasione, è interessato alla sua macchina fotografica, tutti guardano il suo frigo portatile. Ne esce Champagne
Robert Moncuit Extra Brut, il grande vino di un piccolo vigneron di Mesnil sur Oger. Il nostro nettare ha coltivato la sua anzianità nelle cantine del fattore per almeno tre anni, arriva sul bicchiere di colore brillante e “puro”, perlage incantevole, al naso subito con una sottile vena di cedrata e con crosta di pane in grande evidenza, crosta bruciacchiata e quindi quasi fumoso con grande eleganza, una piacevolezza veramente di alta classe. Raffinata dimensione di rotondità......come gli All Blacks dopo un intercetto che....basta così.

Serata finita, il fusion vino e rugby ha funzionato, visti gli attori non poteva che essere così.
Stefano il Nero scrive, ilari i più, ma adesso leggeranno e allora…..girà in aria la proposta…..una bella degustazione al Centro sportivo Geremia. Tanto per dare..... vita.
Bella fusion davvero.…come una meta su mischia chiusa dai dieci metri. Molto petrarchina. ...come.....basta così: fin.

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