Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

giovedì 15 settembre 2011

PINOT GRIGI DI SANTA MARGHERITA : AVERNE 50 E NON SENTIRLI


Santa Margherita ha dedicato tutto questo 2011 a festeggiare i 50 anni del pinot grigio, non vado matto per i compleanni e tanto meno per il mio ma così è tutta un'altra storia. Cito testuale: "Nel 1960 gli enologi di Santa Margherita ebbero la felice intuizione di vinificare in bianco le uve ramate del Pinot Grigio. Nacque così nel 1961 un vino innovativo che, con le sue caratteristiche di fresca fragranza dei profumi e versatilità del gusto, rappresentò una vera rivoluzione per l'enologia italiana."
Le celebrazioni di Santa Margherita durano dal grande evento d'aprile del vino, Stefano Il Nero festeggia con un paso doble, doppio assaggio perfettamente sincronizzato. In tavola Pinot Grigio Impronta del Fondatore Alto Adige DOC 2010 e Pinot Grigio Valdadige DOC entrambi da Santa Margherita.



No dico ma che c'è da festeggiare se hai cinquant'anni ? Già i quaranta si sopportano a fatica, ma quando si passa di la, quando gli "anta" si fanno penetranti....solo un pinot grigio può reggere il colpo. 
Però mi piace questa idea di festeggiare un bianco,poi il pinot grigio è di una certa importanza a livello europeo. Il più celebre credo sia quello alsaziano (Pinot Gris) per il quale mi è stato diverse volte proposto un rapido indottrinamento (ma io niente e dagli con i rossi) e poi c'è il più mite Rulander tedesco.
In Italia i leader del grigio erede del pinot nero sono in Alto Adige ed in Friuli. 
Santa Margherita propone un Valdadige 2010 di un colore giallo paglierino scarico, solo leggermente acceso al naso con i profumi agrumati appena marcati e di buone gradevolezza ma tagliati da una essenza lieve di chiodi di garofano che mi sorprende. Il palato un po' rapido e sfuggente con un tocco di acidità finale non prorompente che porta però con se sapori più fruttati rispetto al naso ed una sapidità ben percepita.
 La Impronta del Fondatore Pinot Grigio 2010 è invece un amico già visto nella versione 2009, un anno dopo eccolo qui con un colore giallo quasi dorato, un naso bellissimo carico, pesante ma disponibilissimo di pera. Al palato, tondo, si distingue un ingresso pungente e sapido, poi ampio, profondo con un ritorno di frutta e tocco lungo di acidità sul finale. Confermo "l'ottimo" della volta precedente per questa Impronta del Fondatore anche se fra le due annate questa, decisamente più solare, da più soddisfazioni. Fa parte di questa "collezione" di grigi della cantina sopracitata anche un metodo classico che, per questa volta, mi è rimasto in cantina.
Ho acquistato i vini direttamente nella bella enoteca Santa Margherita di Villanova, appena fuori Portogruaro durante un giro che mi portava alla Brussa e a Vallevecchia, un itinerario che consiglio moltissimo a tutti coloro che amano la pace e la natura, cantina inclusa.
Bene, allora è deciso, ognuno si tiene i suoi cinquant'anni, questi pinot anche se "grigi"  li portano bene. Auguri. 


.

Nessun commento:

Posta un commento

Prima di scrivere il post ricordate: "Per prima cosa dovete avere ben chiari i fatti; così potrete distorcerli come vi pare." (Mark Twain)