Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

domenica 11 aprile 2010

CRONACHE DAL "VINITALY 2010" : IL VININO E' UN SUCCESSO CHE FA.... PAURA


E’ stato un successo e tutti contenti ma veramente tutti.
L’atteso appuntamento con il “vinino” al Vinitaly coraggiosamente promosso e sostenuto da Santa Margherita e tenutosi ieri di fronte ad una sala da tutto esaurito ha centrato l’obiettivo
Mentre Angelo Peretti, autore del pluri-citato “Elogio del vinino – Manifesto per la piacevolezza dei vini da bere” introduce la degustazione-dibattito invitando la sala ad una sobrietà troppo spesso inusuale in questi appuntamenti, la platea si comincia a versare la prima delle cinque bottiglie scelte per l’occasione.
Un invito a parlare e gustare, in forma conviviale, con attenzione al tema ma anche con la freschezza e la giovialità tipica di un vino da bere e non per niente il tema fondante della mattinata sarà: recuperare il vino alla tavola, questo lo può fare sicuramente solo un “vinino”.
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Santa Margherita ci dimostra di crederci ed il suo super-uomo del Marketing (nonché rugbista/seconda linea ai tempi che furono cosa non marginale su questo blog) Lorenzo Biscontin snocciola i dati di un sondaggio svolto sull’argomento dalla sua Azienda. Approfondimento molto più che interessante e soprattutto una analisi preparatoria di una potenziale strategia più vasta.
Abbiamo fatto una indagine anche perché riteniamo che il termine vinino sia un po’ debole…” ed i numeri dimostreranno che molti scuotono il capo alla parola a meno che non ne venga spiegato il vero significato.
La ricerca dimostra però anche che il lancio via web di questa tendenza/strategia/new-style ha avuto successo, il 21% degli intervistati la conosce, percentuale quasi proibitiva anche al brand della più celebre cantina. Internet mostra i muscoli che il vinino non ha il dovere di avere.
L’idea del vinino corre nel dibattito e si dimostra valida perché fa riscoprire le radici profonde del vino, le sue tradizioni, lo fa apprezzare per il suo terroir, perché punta ad allargare la base dei consumatori con uno strumento veramente in grado di farlo ed una metodologia adeguata proponendosi come compagnia giornaliera sulla tavola nella famiglia.
E’ anche una idea ad alto potenziale innovativo; un vinino infatti si inquadra genericamente in un vino che non costa più di 5/6 euro a bottiglia (le eccezioni ci sono e confermano la regola) e quindi potrebbe essere sostenuto da strumenti di marketing ad alto potenziale di penetrazione ma a costo mediamente basso: ecco che il web-marketing ed i new media diventano la soluzione.
La domanda sospesa rimane “si deve davvero chiamare vinino o che alternativa?”, un nome che non piace a troppi diventa il simbolo della paura di farcela, il comprensibile timore di aver trovato una strada, cosa rara di questi tempi. L’esortazione dalla sala è quella a continuare nella analisi e nella ricerca di una strategia, questa pare essere una occasione unica nella storia del wine-world, potremmo avere presto un nuovo prodotto senza dover piantare nuove vigne o studiare nuovi affinamenti.
Bisogna andare avanti, la cosa non può finire qui.

Durante la piacevole ed affollata conversazione abbiamo assaggiato:
BARDOLINO CHIARETTO CLASSICO DOC 2009 MENEGHELLO (Lazise)
Nel bicchiere un colore rosa antico di grande eleganza come la provocazione al naso senz’’alcol e floreale, gentile ed equilibrato con acidità bassa in chiusura. Molto bello.
TAI ROSSO DOC DEI BERICI 2009 AZ. AGR. CAVAZZA
Tonalità appena sopra la rosatura con lampi brillanti, profumo di bacca rossa con beva iniziale puntigliosa e finale in buona acidità. Persistente (come può esserlo un tocai) e leggermente “legnoso”. La sera d’estate.
PINOT GRIGIO ALTO ADIGE IMPRONTA DEL FONDATORE DOC 2009 SANTA MARGHERITA
Colore giallo paglierino con una profumazione di base senza eccessi e di gran garbo, frutta da tavola al naso per una beva corta e di una piacevolezza unica. Equilibrato e decisamente sapido. Ottimo.
CATALANESCA “SORRENTINO” VDT 2008 DI CATALO’
Il suo colorino giallo nasconde una profumazione eccellente, erbacea e floreale, di agrumi e spezie; lo spettacolo al naso si compie con una bevuta corposa e secca, salata ed importante. Bellissima sorpresa del sole del sud.
CONCERTO REGGIANO FRIZZANTE LAMBRUSCO DOC 2008 MEDICI ERMETE
Colore viola , fruttato e gioviale al naso, vivacemente tondo con note di erba nella sua beva corta sbarazzina e piacevole. Tanto per gradire. La tradizione dell’Emilia.


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