Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

martedì 18 ottobre 2011

EWBC : IL SILENZIO DELLA RETE CHE PARLA DELLA RETE (FORSE)

In Spagna erano 5, correva il 2008, l'anno dopo a Lisbona solo in 4, a Vienna l'anno dopo una dozzina. E' il numero dei partecipanti italiani al EWBC (European Wine Blogger Conference) delle passate tre edizioni. Quest'anno l'evento è stato italiano, si è svolto in questi giorni in terre di Franciacorta e gli italiani questa volta erano una quarantina.
Due cose saltano all'occhio a chi come me non c'è stato ma non rosica dentro perchè sa che quella cosa non se la merita è non è casa sua. Vediamole queste due cose. 




In tutti i casi la stessa presenza italica è stata decisamente ridotta se si pensa che si sono cimentati all'appuntamento europeo dei blogger, una trentina gli statunitensi, altrettanti i britannici, oltre venti i francesi, ed una quindicina gli austriaci (che non è proprio una patria del vino),  la cosa pare non abbia sfondato nella patria del vino e, questa volta, i soliti blogger non potranno dare la colpa ai produttori di vino che non capiscono il nuovo che avanza e bla bla non vedono la rete ecc ecc , questa volta i blogger si devono guardare in casa.
Nella quarantina di italiani presenti i blogger infatti sono pure pochini, quelli conosciuti poi meno; dei primi venti wine-blog italiani ne sono presenti al EWBC una mezza dozzina. Cosa vuol dire? Chissà se ne hanno parlato al EWBC. Era da parlarne perchè la lista dei partecipanti era piena di conosciuti uomini di marketing, tendenza chiara del blog del futuro, e diversi rappresentanti dei produttori. Quest'ultimo è l'unico bel segnale, anche se il numero di produttori presenti è esiguo rispetto al totale, è però un segnale importante e va bene così.
La seconda cosina che salta all'occhio è che le cronache bloggeriane hanno parlato di tutto durante il EWBC tranne che del EWBC. Rari i post che relazionavano la giornata blog, alcuni visti in rete basati solo su assaggi e degustazioni del produttore x e y; pensa un po', a leggere da fuori sembrava fosse in corso il Vinitaly, altro che EWBC.
Che strani questi blogger che non vanno all'appuntamento europeo dei blogger; che strano questi blogger che ci vanno e non ne parlano. Che strano fare wine-blog oggi. Chissà se ne hanno parlato al EWBC.



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5 commenti:

  1. E' usicto un post di Maria Grazia Melegari su EWBC ed è molto istruttivo.Cliccate

    http://www.soavemente.net/soavemente/2011/10/pensieri-brevi-post-iv-european-blogger-conference-in-brescia.html

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  2. "Non parlate dell'EWBC nei vostri post, non è lo scopo del congresso! Parlate dei vini, della gente, dei luoghi, delle azienda...e di quanto vi siete divertiti". Così Ryan Opaz, che l'EWBC l'ha fondato. Porta pazienza, Stefano, Ryan è un americano che vive in a Barcellona: non è abituato a parlarsi addosso, come facciamo noi italiani.
    Solo chi ha partecipato all'EWBC per la prima volta, colpito dalla novità, ne ha parlato diffusamente. Tutti gli altri non l'hanno fatto, né credo che lo faranno. Che strani, questi stranieri che si concentrano sul 90% delle cose, e trascurano il 10%. Che poi la maggior parte - diciamo pressocchè tutti, esclusi 3-4 - dei wineblogger italiani "che contano" non fossero presenti, non è altro che una conferma dell'italica autoreferenzialità.
    :-P

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  3. Cara Lizzy la tua esterofilia sta valicando i limiti del costituzionalmente sopportabile perchè i limiti della ragionevolezza ormai.....
    Succede che un americano invita alla omertà sui contenuti del suo congresso, forse perchè sa già essere un congresso vuoto, e diventa un campione di concretezza ed è' un campione solo per la qualità di non essere italiano ovvero avezzo a "parlarsi addosso" ma non solo, udite udite questa è proprio cosa che lo qualifica alla ennesima potenza, "vive a Barcellona!". Se la stessa cosa la dicevano Ziliani o Pignataro, veniva giù il mondo. Se la facevano Cossater o Ronco li rimandavate alla prossima solo perchè sono gente un po' più trendy e tecnologica.
    Quindi questo Opaz avrebbe detto , attenzione alla idea rivoluzionaria, "parlate dei vini, della gente, dei luoghi..." e c'era bisogno del EWBC per fare questo ?? Gli avete detto in italiano, tanto non capiva lo stesso, che lo facciamo da soli tutti i giorni con i migliori vini del mondo e nei migliori luoghi del mondo? O vi siete inchinati davanti al guru prostrandovi di fronte all'ovvio ?
    Se EWBC è stato quello che dici è stata la cosa più ridicola e vuota che si sia vista sul nostro povero suolo italico.
    Scriverò un post dove chiederò scusa al "mondo intelligente" perchè da questo momento in poi vivrò nel buio del sapere: vivrò senza Opaz !!
    Chissà se riuscirò ancora a divertirmi, parlare di vino, di luoghi e di gente, senza di lui !!!
    Lizzy. io lo dico da molto, molto tempo: siete totalmente fuori strada.

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  4. Ho capito che non hai capito niente. E vabbeh, ci rinuncio. Colpa mia, forse non mi sono espressa bene. Il mio voleva solo essere un commento tranquillamente cronachistico. Tu non c'eri, noi sí, e non capisco il tuo sacro fuoco polemico. Boh.

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  5. Il leit motiv di questo incontro, io non c'ero ed ho schiesto spiegazioni, è stato che "non si riesce a spiegare". Grave per chi scrive per mestiere. Siccome però tu sai scrivere eccome non sono io che non ho capito è solo che non c'è niente da dire. Difficile comunicare il nulla anche per i migliori.
    Nessun sacro fuoco polemico, io ho difeso l'Italia e gli italiani, gente meravigliosa che parla una lingua bellissima che tu hai ancora una volta messo sotto attacco perchè non si inchinano al sacro verbo e che secpondo me invece evidentemente non hanno niente da imparare da questo Opaz.
    Abbi dubbi.

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Prima di scrivere il post ricordate: "Per prima cosa dovete avere ben chiari i fatti; così potrete distorcerli come vi pare." (Mark Twain)