Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

sabato 29 ottobre 2011

TAURILIO DI CA' FERRI, COLLI EUGANEI DEL RUA.



A spasso per i Colli Euganei alla ricerca di nuovi testimonial della crescita del mondo vitivinicolo padovano inciampo in una produzione che esce dai canoni consueti della locale tradizione. 

Ca' Ferri è azienda che sui Colli, zona Torreglia, ha 8 ettari appena, tenuti a Merlot e Cabernet Franc. Giù in pianura, Casalserugo, altri 25 ettari con Raboso e Refosco. L'assaggio cade ovviamente sulla produzione collinare: Ca' Ferri Taurilio DOC Colli Euganei Rosso 2009
Azienda giovane questa di Ca' Ferri con una produzione dichiarata di oltre ventimila bottiglie, solo due vini a catalogo, fra questi il Taurilio: buon uvaggio di Merlot e Cabernet Franc della tenuta di Torreglia, esattamente Monte Rua. Questo monte è celebre per lo splendido Eremo Camaldolese di clausura che si trova sulla cima, bello il parco ed i sentieri del Monte, l'Eremo si può visitare, una gita bellissima in uno dei posti di preghiera più riservati del Veneto, fateci un giro ma attenzione perchè l'ingresso all'Eremo è consentito solo a singoli e solo uomini. 
Torniamo al nostro Taurilio le cui fonti vitivinicole risiedono sul versante più soleggiato del Rua e che, dopo due settimane di vinificazione, si riposa per un anno in botti di barriques francese e poi sei mesi in bottiglia. 
Tutta la storia di questo vino dimostra la ricerca di cui parlavo un poco più sopra, i risultati, lo dico in anticipo, sono decisamente buoni, anche se ad un merlot che tutti dovrebbero invidiargli i Colli accompagnano sempre un Franc che continua ad essere un po' troppo invadente e grezzo. 
Riflessi violacei, colore aggressivo quello del Taurilio; al naso è molto Franc con note erbacee e profumi tostati. Il naso è nel complesso gradevole, non denso ma lineare, solo leggermente crudo. 
Il vino si appoggia al palato e subito si apre rilasciando mineralità che si gira brevemente in tanninicità prevalente che rivela un assaggio allappante e moderatamente forte perchè scolpito da una fluentezza nella beva ed una sobrietà che gli regala sicuramente il merlot. 
Un vino abbastanza deciso, non da grandissimi sorsi ma diverso dalla strutturazione abnorme di certe cose di questi colli. Ha minore struttura ma è composto e senza apparenti difetti, gli manca solo l'eleganza. Questo non è un vino "interessante" è davvero un buon vino e mi divertirò a sentire le prossime annate per vedere come cresce perchè, secondo me,  ha futuro.

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