Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

sabato 19 novembre 2011

IL SAGRANTINO DI ADANTI, SAPORE DI UMBRIA


Cuore che pulsa della verde Umbria, Bevagna e le colline di Arquata sono proprio li in mezzo, un poco più ad ovest di Foligno. Fra queste colline ci sono  i 30 ettari a vigneto e 5 ad oliveto di Adantiarbusti di una storia iniziata nel 1975 e che continua anche ora nel rispetto della migliore tradizione.
Facile l'abbinamento, Umbria & Sagrantino, ed infatti l'assaggio di cui si discute in queste righe è Adanti -Arquata Sagrantino di Montefalco DOCG 2005.

Questo sagrantino è una cosa realizzata con tempo e cura: vendemmia alla prima metà di ottobre, macerazione e fermentazione in acciaio, affinamento in botti di rovere per 26 mesi e successivo affinamento in bottiglia per altri 12 mesi. La Adanti, la cui prima produzione di questo sagrantino è del 1979, ne realizza tutt'ora circa 24.000 bottiglie sulle 160.000 prodotte dalla azienda.
Questo sagrantino ha un colore intenso , al naso subito emerge pesante il cuoio, poi una prugna vivace ed una serie di definiti sentori di altra frutta rossa. Una beva piena che evidenzia subito un buon contenuto di tannino, assaggio  persistente, deciso, allappante forse un po' sopra le righe. Ha un ritorno un po' grezzo al palato ma nel complesso si fa benvolere anche per la sua non eccessiva invadenza accompagnata da una gustosità piena. L'assaggio dell'Adanti è stato fruttuoso di indicazioni e, soprattutto, ha lasciato la consapevolezza che la terra Umbra può dare belle soddisfazioni. Il sagrantino è il simbolo del vino umbro, viene considerato autoctono, nonostante siano varie le ipotesi riguardanti la sua origine. Il produttore ci informa che "alcuni lo ritengono di provenienza spagnola, altri credono sia stato importato dai primi frati francescani, altri ancora introdotto in Italia dai Saraceni", alla fine sono circa novanta i produttori umbri di questo vitigno, bella terra, buon vino. Vale la pena aggiugere una tappa in più nel già ricco giro che ci si può procurare in Umbria:   Arquata, Montefalco e dintorni.

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