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mercoledì 18 luglio 2012

L'OTTIMO SAUVIGNON ANSITZ WALDGRIES MI RICORDA UN DIBATTITO ANTICO SULLA ZONALITA'

Attacchiamo subito con una cosa che non ha forse nulla a che fare con la cantina con la quale ci confrontiamo. Che senso ha che un vino di montagna “sia particolarmente consigliato con pesce anche crudo” ?
Oggi il nostro naso, ed il palato conseguetemente, si dirige verso l’Alto Adige e si confronta con il suo Sauvignon. La cantina che ci regala veramente una emozione unica è Ansitz Waldgries, l’assaggio è per il suo Sauvignon 2011 SudTirol DOC .

In Alto Adige sono circa 260 gli ettari coperti da questo vitigno, sono suddivisi in 3 denominazioni DOC e si trovano in modo più evidente nelle zone della Bassa Atesina, nella Valle dell’Adige e Oltradige, nella conca di Bolzano ed in Val Venosta.
Ansitz Waldgries è cantina bolzanina molto legata al concetto di tipicità, la sua produzione va dal lagrein al moscato rosa, dal tipico S. Maddalena proprio al sauvignon i cui vigneti si trovano nella zona di Appiano chiusi fra tre Castelli a 500 mt di altitudine. Il nostro Ansitz Walgries Sauvignon è un 100% sauvignon che vinifica solo parzialmente in barrique ed in massima parte in vasca inox e la cosa è decisamente percettibile. Un bellissimo colore giallo chiaro, limpido, pieno, con riflessi verdi marcati accompagna il suo ingresso nel bicchiere, al naso è denso, di profumazione forte, ampia, fiori penetranti e frutto di bosco in grande evidenza, raffinato, davvero molto coinvolgente. Il sorso è decisamente completo, forse un po’ chiuso e grave, una cosa che altri chiamano “complessità” ma che a me pare un limite in questo caso. In generale però è di buona eleganza anche al palato, peperonato e giovialmente erbaceo. Questo Sauvignon è davvero di livello alto.
Un bianco quindi di buonissima fattura che molti dicono ideale per il pesce, magari crudo, ma allora torniamo al punto iniziale; lasciatemi dire : se la tipicità ed il terroir sono spesso il tratto distintivo su cui puntano le cantine, questo richiede o no che il vino in questione sia collegato a piatti tipici della propria zona? Ho detto zona, non Regione, perché è la zonalità che fa terroir. Io credo così.
 
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