Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

martedì 16 giugno 2009

TASTING PANEL: POGGIO ARGENTIERA


Il corriere espresso aveva suonato qualche giorno prima consegnando le sei bottiglie che il Gianpaolo Paglia aveva inviato a Stefano Il Nero per il suo Panel; la compagnia era già stata avvisata, il locale prenotato inclusa saletta riservata e allora prontiii….5 giugno 2009 Tasting Panel Poggiorgentiera , Trattoria Le Banchine - Colli Euganei, ….via !!
Intorno alla tavola imbicchierata come non mai sette amici : Stefano Il Nero, Loris (Il Turistico), Massimiliano (Max Panthera), Siro (il nome dice tutto quindi… Siro), Angelo (PiroZebrato), Fabio (Director), Claudio (Il Candidato) e sei bottiglie dalla maremma, sei vittime di giudizi a volte spietati che “…se gli va è così altrimenti le bottiglie la prossima volta non te le manda e fa lo stesso”, niente sconti quindi. Per tutti i degustatori la scheda prodotto e la scheda valutazione per ogni vino, si utilizza il metodo di Tigulliovino, punteggio in ventesimi e largo spazio a impressioni generali e valutazione descrittiva.
Prima di partire breve riassunto sulle caratteristiche ricercate e la serata ha inizio: and the winner is… IGT Maremma Toscana Finisterre 2005.
Vediamo adesso la valutazione della degustazione con alcuni risultati puntuali.
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IGT Maremma Toscana Maremmante 2008
Stefano Il Nero : 12/
20
Media della Tavola : 10,6/20
Generalmente considerato buono all’esame olfattivo (profumi ecc) il vino non è equilibrato.
La tavola lo considera “troppo”…troppo tutto.
Per Fabio vale però 14/20
IGT Maremma Toscana Ansonica Bucce 2007
Stefano Il Nero : 9/20
Media della Tavola : 11,7/20
Per tutti semplicemente non passa il livello olfattivo, meglio al palato con la sua frutta ma si ferma li. La tavola apprezza l’aspetto visivo, annunciato torbido lo è, evidentemente non vale il detto che l’occhio vuole la sua parte. Claudio se ne appassiona e per lui vale 15/20 ed alza la media.
IGT Maremma Toscana Guazza 2008
Stefano Il Nero : 17/20
Media della Tavola : 14,9/20
Piccante, aggressivo, sapido e fruttato senza esagerazione, raffinato al naso, assaggio gradevole e pieno. Un vero successo praticamente tutti. Per Angelo alla fine conta 17/20 e per Massimiliano (16/20):”dove lo trovo ?”
Morellino di Scansano DOCG Bellamarsilia 2007
Stefano Il Nero : 18/20
Media della Tavola : 15,6/20
Massimo dei voti per tutti all’esame visivo ed olfattivo dimostra un minimo di disequilibrio al sorso (ottima però la ciliegia) e si becca la ingiusta punizione del “mi aspettavo di più”. Ottimo il sapore di fiori e la robustezza dell’assaggio, poco invadente e non persistente. Morellino ok anche se Loris dice solo 13/20 : “troppo liscio”.
IGT Maremma Toscana Principio 2008
Stefano Il Nero : 14/20
Media della Tavola : 12,1/20
Fortemente violaceo e tannico, allappante, si prende tutta la bocca e non ti lascia più, nel complesso giudicato equilibrato e positivo. Il voto non altissimo tradisce un sostanziale accordo sul fatto che quello sia il suo livello e nulla si possa pretendere di più. La causa del Principio è perorata con grande forza da Angelo (addirittura 18/20) per Siro fa 12/20 “è tutto al posto giusto”.
IGT Maremma Toscana Finisterre 2005
Stefano Il Nero : 19/20
Media della Tavola : 18/20
Un successo senza precedenti; la tavola si abbandona a lodi e valutazioni eccelse.
Il colore forte fa da apripista ad una struttura matura e forte con il suo legno non esagerato e la sua grande profondità al palato. Allappante e denso è un piacere gustarlo e fa alzare i calici per un brindisi al Poggioargentiera perché sappia che qui ha una cartuccia in più da sparare.
Anche per Angelo vale 19/20, Fabio Loris e Siro sono a 18/20, Massimiliano e Claudio a 17/20.
Finisterre 2005 è Ottimo.

Serata da 20/20. Grazie a Poggio Argentiera

1 commento:

  1. Più spietati dei wine critics professionisti, eh? siete sulla buona strada per diventare autorevoli agli occhi dei produttori.
    Più autorevoli di noi (wine critics professionisti, appunto)

    L.

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