
Non filtrare un vino non significa non passare ad altri metodi di raffinazione che portino alla chiarificazione ma è sempre vero che la filtrazione è nota soprattutto perchè "pulisce" il vino da imperfezioni che il consumatore generalmente non accetta, pensiamoci bene siamo poi noi che non vogliamo pezzetti in sospensione nel vino, non vogliamo fondi e via così. La filtrazione, che, sia chiaro, non è una alterazione ma una componente del procedimento, non è stata esercitata su questo rosso ed alcuni aspetti lo rivelano con determinazione.
Il Rosso Fenice è un 50% Merlot e 50% Cabernet che si sarebbe fatto 15 giorni di rovere in fermentazione e 12 mesi di barriques prima di passare ai lidi più comodi della bottiglia. Colore rosso pesante, intenso si muove pigramente nel bicchiere. Al naso subito legnoso, tabaccato, fiore molto maturo fino ad una piccola lontana sensazione di passitura. In bocca si apre immediatamente fin da subito e senti la bassa tanninicità, vellutato, di gran densità, armonioso solo moderatamente allappante. Potente la sensazione di frutta, forte il mirtillo. Il finale è un po' troppo carico, perchè è solo la eccessiva pigra densità l'unica piccola lagnanza che si potrebbe indicare al produttore. Non è un vino muscoloso, assolutamente no, è pregno, sostanzioso, questo si. E' chiaramente un vino da occasione, per piatti carichi e commensali che abbiano godimento e sentire il vino in tavola e non a scioglierlo impalpabile fra i rumori di stoviglie. Con questo Rosso Fenice Tenuta San Basilio ha fatto un buon lavoro e marcato un altro motivo per far cercare i Colli Euganei sulla piantina dell'italico vino, i Colli crescono.
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